In materia di successioni per causa di morte, colui che al momento dell’apertura della successione non sia stato ancora concepito, essendo privo della capacità di rendersi potenzialmente destinatario della successione legittima del “de cuius” non può succedere per rappresentazione, richiedendosi, affinché operi detta vocazione indiretta, che in quel particolare momento il discendente sia già nato, o quantomeno concepito.
(Cassazione 22/03/2012, n. 4621)